Il regista francese trasforma in realtà il messaggio patriottico dell’opera di Giuseppe Verdi. L’opera è un kolossal per la stagione arenina.
La 95esima edizione del Festival Lirico 2017 dell’Arena di Verona inizierà venerdì 23 giugno con Nabucco di Giuseppe Verdi . In programma 12 serate fino al 26 agosto. L’opera è basata su libretto di Temistocle Solera mentre la regia, i costumi ed infine le scene saranno allestite rispettivamente da Arnaud Bernard e Alessandro Camera. Jordi Bernàcer debutterà all’Arena di Verona condividendo la direzione d’orchestra con Daniel Oren.
Bernard vede un collegamento con il conflitto tra Babilonia e Gerusalemme e il Risorgimento italiano (1848-1860). È grazie a questa interpretazione suggerita dalla musica e dal libretto che Nabucco è diventato un simbolo patriottico. Va’, pensiero rappresenta la bandiera issata della liberazione nazionale.
Bernard attraverso queste interpretazioni vuole dare all’opera un significato più storico, umano e credibile. Nel secondo atto, infatti, Nabucco invece di essere colpito da un fulmine divino viene assalito da rivoluzionari armati e Va’, pensiero viene cantato dietro le barricate dai soldati sopravvissuti alla battaglia. L’intera scena riproduce ambientazioni riconoscibili, come un famoso teatro, il sagrato di una cattedrale, un bastione semi abbandonato e il salotto di un palazzo nobiliare. Il regista spiega che lo spettacolo deve apparire come l’istantanea di un determinato periodo storico: «L’azione si svolge al Teatro alla Scala durante la messa in scena vera e propria del Nabucco. Ciò evidenzia come l’opera e la musica di Verdi sappiano appassionare più che mille proclami». Precisa inoltre che «la colonna sonora di questo periodo storico è senza dubbio il melodramma italiano e soprattutto le opere di Giuseppe Verdi. »
Anche Nabucco lega la sua storia a Verona: la terza edizione dell’opera di Busseto è ambientata per la prima volta in uno dei teatri della città, il Filarmonico, nel 1844. Ciò avvenne due anni dopo il debutto a Milano, con il supervisione dello stesso Verdi. Il regista era Carlo Sampietro e le due voci principali erano di Filippo Collini e Giuseppina Strepponi.
Nabucco con più di 200 rappresentazioni svolte in Arena, è il colosso della stagione in anfiteatro: è terzo per numero di spettacoli messi in scena dopo Aida e Carmen. L’opera, dopo la sua prima apparizione nel 1938, è inserita nel cartellone di 21 Festival e rappresentata in 10 allestimenti diversi. Il titolo parla di un Verdi giovane, appassionato e politicamente impegnato che vuole fare la differenza in campo musicale. Anche il coro dell’Arena gioca un ruolo importante, grazie alla sua incredibile esecuzione di Va’ pensiero. Molti artisti famosi hanno preso parte a diverse edizioni di quest’opera, ma non possono non essere citati: Gianandrea Gavazzeni, direttore d’orchestra nel 1962, Sandro Bolchi , direttore nel 1971, Ghena Dimitrova nel ruolo di Abigaille , Renato Bruson , Leo Nucci e Plácido Domingo come personaggio principale.
L’edizione di quest’anno all’Arena di Verona vedrà protagonisti i grandi interpreti verdiani: George Gagnidze sarà il protagonista del Nabucco nella prima e nelle due serate successive; Leonardo Lòpez Linares, Boris Statsenko e Sebastian Catana guideranno le serate successive. Tatiana Melnychenko , Anna Pirozzi , Susanna Branchini e Rebeka Lokar interpreteranno Abigaille. Zaccaria sarà interpretato da Stanislav Trofimov , Rafał Siwek e In-Sung Sim . Fenena di Carmen Topciu, Anna Malavasi e Nino Surguladze . Ismaele di Walter Fraccaro , Mikheil Sheshaberidze e Rubens Pelizzari . A completare il cast ci saranno Romano Dal Zovo e Nicolò Ceriani nei panni del Gran Ministro di Belo, Paolo Antognetti e Cristiano Olivieri nei panni di Abdallo e non ultime Madina Karbeli ed Elena Borin nei panni di Anna. L’opera coinvolgerà l’Orchestra e il Coro preparati dal M° Vito Lombardi e gli specialisti tecnici e coristi dell’Arena di Verona.
Le date degli spettacoli sono: 29 giugno ore 21:00 – 7, 12, 15 e 18 luglio ore 21:00 – 4, 9, 12, 18, 23 e 26 agosto ore 20:45.
Regia: Daniel Oren (23/6, 29 – 7/7 – 4, 9, 12, 18, 23, 26/8); Jordi Bernacer (12, 15, 7/18).
Nabucco: George Gagnidze (23, 29/6 – 7/7); Leonard Lopez Linares (12, 15, 7/18 – 8/4); Boris Statsenko (9, 12, 8/18).
Abigail : Tatiana Melnychenko (23, 29/6 – 7/7); Anna Pirozzi (4, 9, 12/8); Susanna Branchini (18, 23, 8/26); Rebecca Lokar (12, 15, 7/18).
Zaccaria : Stanislav Trofimov (23, 29/6 – 7/7 – 23, 26/8); Rafał Siwek (12, 15, 7/18); In-Sung Sim (4, 9, 12, 18/8).
Fenena : Armen Topciu (23, 29/6 – 7, 12/7 – 4/8), Anna Malavasi (15, 18/7), Nino Surguladze (9, 12, 18, 23, 26/8).
Ishmael : Walter Fraccaro (23, 6/29 – 7/7), Mikheil Sheshaberidze (12, 15, 7/18 – 4, 9/8), Rubens Pelizzari (12, 18, 23, 26/8).
Sommo Sacerdote della Campana : Romano Dal Zovo (23, 29/6 – 7, 12, 15, 18/7), Nicolò Ceriani (4, 9, 12, 18, 23, 26/8).
Abdallo : Paolo Antognetti (23, 6/29 – 7/7 – 18, 23, 26/8), Cristiano Olivieri (12, 15, 7/18 – 4, 9, 12/8);
Anna : Madina Karbeli (23, 29/6 – 7, 12, 15, 18/7 – 8/4), Elena Borin (9, 12, 18, 23, 26/8).