Stanchezza continua? Potresti soffrire di una di queste 5 patologie senza saperlo

Da un po’ di tempo ti senti sempre stanca/o e non sai spiegarti perché? Ecco quale potrebbe essere il motivo.

Molti di noi conoscono bene la sensazione di dover lottare per rimanere svegli, magari davanti a un programma televisivo o un film. Questo tipo di stanchezza è abbastanza comune, complice lo stress e il logorio della vita quotidiana. Tuttavia, l’affaticamento estremo a volte può significare più di una semplice mancanza di sonno: potrebbe essere un “alert” che qualcosa non va. In questi casi sarebbe opportuno consultare il proprio medico di famiglia.

stanchezza cronica 5 patologie
Le sensazioni di stanchezza e affaticamento possono essere sintomatiche di patologie piuttosto gravi. (Operarenamagazine.it)

Le linee guida del Servizio sanitario nazionale confermano che sentirsi stanchi di tanto in tanto è abbastanza normale, ma l’affaticamento costante potrebbe essere un indicatore di un problema di fondo. In realtà, numerosi fattori più o meno evidenti possono scatenare sensazioni di stanchezza e affaticamento. Vediamoli più da vicino.

I campanelli d’allarme del nostro corpo da non trascurare

L’indiziato numero uno è la carenza di sonno o una difficoltà a riposare (insonnia). Ma all’origine di una stanchezza “sospetta” può esserci anche uno stile di vita poco sano (per esempio, una dieta squilibrata o la mancanza di esercizio fisico), lo stress, una forma di depressione, un dolore (il caso tipico è quello di un lutto) o un nuovo improvviso impegno che stravolge gli equilibri di sempre (prendersi cura di un neonato). E ancora: cambiamenti ormonali (come durante la pubertà, la gravidanza o la menopausa), malattie (dalla classica influenza stagionale al Covid) e trattamenti medici particolari (la chemioterapia, nei casi peggiori).

stanchezza cronica cosa significa
La stanchezza cronica è una condizione che può colpire chiunque, compresi i bambini. (Operarena.it)

Come accennato, se non riusciamo a spiegarci perché ci sentiamo stanchi e col passare dei giorni o addirittura delle settimane la situazione non migliore, il problema potrebbe essere più grave. In particolare, secondo gli specialisti è il caso di preoccuparci se ci capita di fare i conti con apnee notturne, palpitazioni e pallore insolito (potrebbero indicare un’anemia da carenza di ferro), continua sensazione di sete, frequente bisogno di urinare – soprattutto di notte – e perdita di peso (avvisaglie del diabete), irrequietezza, irritabilità e debolezza muscolare (spie dell’ipertiroidismo).

E se ci troviamo a fare i conti con una stanchezza estrema per almeno tre mesi, così grave da ostacolare le nostre attività quotidiane, insieme a difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, sintomi simil-influenzali, potrebbe trattarsi di encefalomielite mialgica o sindrome da stanchezza cronica: una condizione che può colpire chiunque, compresi i bambini. Guai a sottovalutare il rischio.

Gestione cookie