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Il cervello prevede il futuro, è tutto vero: lo fa in un preciso momento

Se pensi che per prevedere il futuro bisogna andare da un cartomante, sappi che non è così. Lo può fare il tuo cervello!

Il cervello prevede il futuro! No, non è una frase di qualche film di fantascienza ma è pura realtà. La scienza infatti, continua a progredire con i suoi studi e chissà dove arriverà un giorno.

Secondo la scienza il cervello prevede il futuro – Operazionemagazine.it

A condurre gli studi sono stati i neuroscienziati della Radboud University di Nimega che hanno portato alla luce una scoperta sorprendente: il nostro cervello ha la capacità di prevedere al di là del presente. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, ha identificato dei neuroni nella corteccia visiva, soprannominati “Nostradamus”, capaci di anticipare eventi futuri basandosi su esperienze passate.

È innegabile che questa scoperta apra nuove prospettive nella comprensione delle incredibili capacità predittive del nostro cervello!

Come fa il cervello a prevedere il futuro

Ciò che sappiamo è che la corteccia visiva è la parte del cervello che elabora le informazioni visive che riceviamo attraverso gli occhi. Ebbene, secondo lo studio, i neuroni “Nostradamus” non solo rispondono agli stimoli visivi presenti, ma sono anche in grado di prevedere il movimento degli oggetti. Ad esempio, quando attraversiamo la strada, questi neuroni ci aiutano a prevedere la traiettoria di un’auto, permettendoci di reagire in sicurezza.

Sembra che nel nostro cervello ci siano neuroni detti “Nostradamus” – Operazionemagazine.it

Per dimostrare ciò i ricercatori hanno fatto un esperimento e hanno richiesto a dei volontari di osservare un punto bianco muoversi su uno schermo. Utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno osservato che i neuroni nella corteccia visiva si attivavano seguendo il movimento del punto. E continuavano ad attivarsi anche quando il punto spariva dallo schermo, indicando che il cervello era in grado di prevedere la traiettoria futura del punto basandosi sulle osservazioni precedenti.

Un aspetto interessante di questa scoperta è che i neuroni “Nostradamus” operano in modo automatico. Anche quando i volontari erano distratti da un altro compito, come seguire una lettera che cambiava sullo schermo, continuavano a prevedere il movimento del punto. Questo suggerisce che il nostro cervello può completare sequenze anche con informazioni incomplete, senza bisogno della nostra attenzione cosciente.

Come si traduce l’esperimento

In pratica grazie all’esperimento e alle osservazioni, gli scienziati hanno capito che il nostro cervello utilizza le esperienze passate per creare aspettative sul futuro. Questo meccanismo ci aiuta a reagire rapidamente in situazioni critiche e ci rende più adattabili. Il cervello classifica continuamente nuovi fenomeni basandosi su esperienze precedenti, adattandoli a modelli memorizzati nei nostri ricordi in modo da riuscire a prendere decisioni rapide ed efficaci in situazioni complesse.

Inoltre, la scoperta dei neuroni “Nostradamus” offre nuove prospettive nella comprensione del cervello umano e delle sue capacità predittive, che potrebbero avere importanti implicazioni in vari campi, dalla psicologia alla neurobiologia, fino allo sviluppo di nuove tecnologie e terapie per disturbi neurologici. Ad esempio, capire come il cervello prevede il futuro potrebbe portare a nuovi approcci per trattare condizioni come l’ansia anticipatoria e altri disturbi legati allo stress.

Questa nuova scoperta può avere importanti implicazioni nella psicologia – Operazionemagazine.it

Non dimentichiamo che la mente umana è come un grande computer, è in grado di archiviare e recuperare dati, adattando la realtà a uno schema coerente con il proprio concetto di sé. Le credenze formatesi durante l’infanzia, influenzate dal contesto educativo e dagli adulti, giocano un ruolo cruciale nella nostra capacità di anticipare il futuro. Inoltre, diventano schemi automatici che guidano le nostre azioni, pensieri e reazioni, fornendo una bussola con cui navigare la vita. Quindi una visione ottimista o pessimista degli eventi passati influisce direttamente su come vediamo il futuro e sulle nostre aspettative.

Insomma, il cervello umano, con le sue straordinarie capacità, continua a sorprenderci, rivelando quanto sia sofisticato nel garantire la nostra sopravvivenza e adattabilità in un mondo in continua evoluzione.

Antonetta Del Prete

Antonetta Del Prete lavoro per Web365 da settembre 2023. Ho 33 anni e vivo in Provincia di Napoli. Sono una laureanda in lingue e culture straniere in quanto iscritta all'università degli studi di Salerno. Ho una grande passione per la letteratura in generale e mi piace molto leggere libri di vario genere dalla letteratura classica ai generi più moderni e guardare serie TV. Mi piace anche tantissimo scrivere e tenermi sempre aggiornata su ciò che accade attorno a me.

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