La demenza colpisce ogni anno circa 2 milioni di pazienti in Italia: con questo test è possibile scoprire il rischio di svilupparla.
La demenza è il termine comune con il quale viene descritto un decadimento generale delle facoltà mentali di un individuo, tali da influenzare negativamente le attività quotidiane più semplici. Nelle forme più comuni della malattia, i danni subiti dalle cellule cerebrali sono la causa principale della demenza e interferiscono con la capacità di comunicazione tra tali cellule.
Il morbo di Alzheimer è una delle forme più frequenti della malattia. Purtroppo, nei pazienti affetti da una delle forme di demenza conosciute, i danni alle cellule cerebrali possono peggiorare con il trascorrere del tempo, fino a raggiungere uno stadio irreversibile.
L’ippocampo è una delle prime regioni del cervello ad essere colpite dalla malattia. Si tratta di un’area del cervello adibita alla memoria e all’apprendimento e rappresenta il motivo per cui i pazienti affetti perdono gradualmente la capacità di effettuare le più semplici attività quotidiane.
I dati e le analisi epidemiologiche hanno registrato un aumento dei casi di demenza negli ultimi anni. In Italia, le persone con una forma di demenza sono circa l’1,5% della popolazione sopra i 65 anni e più del 30% della popolazione sopra gli 80 anni. Per effetto dell’allungamento delle aspettative di vita media, gli esperti ritengono che il numero di persone affette da demenza sarà destinato ad aumentare progressivamente.
Uno stile di vita sano, una dieta equilibrata e la cura del proprio benessere psico-fisico possono ridurre la probabilità della comparsa di demenza con il passare degli anni. In caso di sospetto o comparsa di alcuni sintomi riconducibili alla demenza, è necessario rivolgersi al proprio medico curante. Tuttavia, è possibile svolgere un semplice esercizio di auto analisi per ulteriore sicurezza.
Il test dell’orologio è un valido esercizio per scoprire se si è un soggetto potenzialmente a rischio di demenza. Nel test, il paziente viene invitato a disegnare un cerchio di circa 10 centimetri, riempiendolo con i numeri delle ore e le lancette. Terminato il disegno, il paziente dovrà segnare alcuni orari, spostando la posizione delle lancette.
Durante la fase del disegno, il paziente mette in funzione le operazioni di pianificazione, organizzazione e coordinazione situate nei lobi frontali del cervello. Questo semplice esercizio, difatti, permette di diagnosticare in anticipo una possibile compromissione moderata o severa delle funzioni cognitive di un paziente e di intervenire tempestivamente.
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