Una famosa dieta sta facendo discutere la comunità scientifica da anni: di cosa si tratta e fa davvero bene seguirla?
C’è chi pratica sport e segue una dieta rigorosa per perdere peso o restare in forma, poi c’è chi lo fa per motivi di salute e infine, c’è chi pensa, a ragione, che quello che mettiamo sotto i denti possa influire (e non poco) sulla nostra longevità.
Proprio in tal senso, da anni spopolano i risultati delle ricerche di Valter Longo e della sua dieta mima digiuno. Lo scienziato italiano dell’Istituto di oncologia molecolare (Ifom) di Milano e direttore del Longevity institute alla University of southern California (Usc), ha incrociato dati statistici, gli stili di vita delle popolazioni più longeve e dati di laboratorio, capendo che qualche giorno di digiuno periodico ha grossi benefici sul corpo.
Per esempio, “può attivare le cellule staminali e innescare l’autofagia, un processo attraverso il quale le cellule ordinarie riciclano le parti danneggiate e ringiovaniscono”. Inoltre, alcune ricerche hanno permesso agli scienziati di intuire che possa avere benefici anche su cancro, Alzheimer e migliorare il diabete. Longo ha, quindi, preparato una dieta di qualche giorno da pochissime calorie, che fa pensare al corpo di essere totalmente a digiuno per innescare il processo, ma c’è chi non la pensa come lui.
Il digiuno e i benefici per il corpo: Longo ha davvero ragione?
Non tutti, infatti, hanno avuto la lettura di Longo riguardo al digiuno e hanno cercato di dimostrarlo negli esperimenti degli ultimi anni. Benjamin Horne, epidemiologo del Salt Lake City’s Intermountain Heart Institute, ha confermato che i brevi periodi di digiuno abbassano il rischio cardiovascolare e la possibilità di incorrere nel diabete.
Però, è convinto che l’assenza di cibo sottoponga il corpo a uno stress di gran lunga maggiore, che può essere molto pericoloso per chi è affetto da malattie croniche. Proprio questo stress può portare alla formazione di coaguli, emorragia cerebrale o ictus, in certi casi.
Per quanto riguarda, invece, gli effetti collaterali della chemioterapia, una meta analisi del 2022 ha permesso di affermare che non esistono prove che confermano che il digiuno sia una dieta migliore per prevenire le conseguenze della chemioterapia.
Insomma, il dibattito nel mondo della medicina resta davvero consistente e alla fine chi avrà davvero ragione si scoprirà nei prossimi anni. E voi proverete la dieta mima digiuno?
