Affascinante il viaggio in treno. Ma il nostro treno può ritardare. E, allora, quando possiamo chiedere di essere rimborsati?
“Un rapido che sempre ritarda” cantava, ormai tanti anni fa, il grande Edoardo Bennato. Del resto, è uno dei cliché e dei luoghi comuni sull’Italia: i treni perennemente in ritardo. Non è sempre così, va detto. Ma a volte capita. E se, malauguratamente, dovessimo incappare nel ritardo del nostro treno, possiamo chiedere il rimborso del biglietto? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
È una domanda che merita una risposta dettagliata e precisa, soprattutto in questo periodo. L’estate ormai alle porte, infatti, è il momento in cui i nostri viaggi tendenzialmente si intensificano. Per le nostre vacanze ci spostiamo in auto o in aereo, dipende molto dalla destinazione. Ma in tanti prediligono il treno.
“Il treno l’è sempre il treno…” si diceva ne “Il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto. E, in effetti, un viaggio così dà moltissime comodità. Rispetto all’auto può essere meno costoso (soprattutto di questi tempi, con i prezzi dei carburanti) e può consentire di non dover stare alla guida per ore, ma di poter riposare, guardare un film, persino lavorare.
Ci sono poi persone che non amano volare. Al contrario, un viaggio in treno permette loro di passare varie località della nostra bellissima Italia. Di godersi il panorama. Tutto molto bello. Ma, a volte, i treni ritardano. E, allora, anche per non rovinarci le vacanze, occorre sapere quando abbiamo diritto o meno a un rimborso.
Trenitalia, la principale compagnia del trasporto ferroviario, ha una determinata policy circa i ritardi dei suoi treni. Ed è bene conoscerla. Prevede un rimborso che varia in base alla durata del ritardo e alla tipologia di treno.
Per i treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca: 25% del prezzo del biglietto per ritardi tra 30 e 59 minuti, che si può utilizzare per acquisti futuri e non è cumulabile con indennità per ritardi superiori a 60 minuti. Per tutti i treni nazionali: 25% del prezzo del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti. Infine, per tutti i treni nazionali: 50% del prezzo del biglietto per ritardi superiori a 120 minuti.
I rimborsi sono previsti anche per i treni regionali: 25% del prezzo del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti, se il costo del biglietto è almeno 16 euro e 50% del prezzo del biglietto per ritardi pari o superiori a 120 minuti, se il biglietto costa almeno 8 euro. La richiesta di rimborso va effettuata tramite un modulo disponibile direttamente in biglietteria oppure sul sito internet di Trenitalia. E va fatta entro dodici mesi dal viaggio in questione.
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