La legge prevede la possibilità di detrarre una percentuale dell’affitto dal 730 anche senza cambiare residenza: tutto quello che bisogna sapere.
I motivi per prendere in affitto un appartamento diverso da quello in cui abbiamo stabilito legalmente la nostra residenza possono essere tanti. I più frequenti in assoluto riguardano cause di studio o di lavoro. Nella maggior parte dei casi sono gli studenti fuori sede a prendere in affitto case lontane da quelle dei propri genitori, così come sono i lavoratori che si separano dal loro nucleo familiare ad avere la necessità di affittare altre case.
In molti di questi casi l’affittuario non ha alcuna necessità di cambiare anche la propria residenza, quindi rimane residente nel comune di origine, presso il proprio nucleo familiare. Chi prende in affitto un appartamento fissando la sua residenza all’interno di esso ha la possibilità di detrarre l’affitto dal 730, ma possono farlo anche coloro che mantengono la propria residenza originaria, a patto però di rientrare in certi parametri.
Possono scaricare una percentuale dell’affitto dal 730, anche senza cambiare residenza, coloro che studiano o lavorano in una città differente da quella di origine e che abbiano designato la casa in affitto come propria abitazione principale. Per dimostrare che la casa affittata è il proprio domicilio per la maggior parte dell’anno è necessario conservare le bollette per le forniture energetiche (gas e luce).
Per quanto riguarda gli studenti fuori sede, potranno detrarre il 19% dell’affitto dall’irpef a patto che la casa presa in affitto si trovi in una provincia diversa e soprattutto ad almeno 100 km dalla casa d’origine. Inoltre, l’appartamento preso in affitto deve trovarsi nello stesso comune o in un comune limitrofo rispetto al comune dell’Università che lo studente sta frequentando. La detrazione massima che si può ottenere è di 500,27 Euro totali che saranno sottratti dall’irpef dello studente (se è lo studente a pagare l’affitto e le spese) o dai genitori (se sono loro a farsi carico delle necessità economiche del figlio).
Per quanto riguarda i lavoratori, la differenza sostanziale è da individuare tra un contratto di locazione a canone libero o a canone concordato. Chi affitta un appartamento a canone libero può ottenere al massimo:
Leggermente più alte invece le detrazioni massime per chi usufruisce di un contratto a canone concordato:
Durante il recente Festival del Cinema e della televisione di Benevento (BCT), Paolo Bonolis ha…
Il panorama musicale italiano è in continua evoluzione, e la classifica degli album più venduti…
Beautiful continua a essere uno degli appuntamenti fissi per gli amanti delle soap opera in…
Una grande novità sta per abbattersi sui procedimenti di divorzio. I giudici avranno un’arma in…
Agosto si preannuncia un mese importante per molti pensionati italiani, grazie a previsti incrementi e…
Dopo il meno che soddisfacente esito della cosiddetta rottamazione quater, il panorama fiscale italiano si…