La novità potrebbe essere concreta molto presto. Ecco qual è la nuova tassa uguale per ricchi e poveri e in cosa consiste.
Da ormai alcune settimane il governo italiano è alle prese con alcuni idee riformiste che potrebbero cambiare in maniera piuttosto importante l’assetto del sistema autostradale italiano.
Dopo il via libera alla realizzazione di Autostrade dello Stato, l’organizzazione che dovrà gestire le autostrade statali a pedaggio, ci potrebbero essere ulteriori novità. In particolare, è in dirittura di arrivo una nuova tassa uguale per ricchi e poveri che avrà a che fare proprio con i pedaggi autostradali. Vediamo quindi in che cosa consiste e chi dovrà pagarla.
Secondo quanto riportato dal quotidiano nazionale Il Sole 24 Ore, il Governo Meloni sarebbe al lavoro per sviluppare un progetto che punti a semplificare il sistema delle tariffe autostradali. Si tratta di una tematica di cui si è discusso già da molto tempo, ma che ora potrebbe vedere una svolta. In un allegato presente nel Documento di Economia e Finanza si evidenzia infatti che il Ministero delle Infrastrutture è al lavoro per una riforma organica. Si mira ad attuare una perequazione economica che riguardi l’intera rete autostradale italiana, in modo da permettere gli investimenti che servono per ottenere una maggiore efficienza del servizio.
Tuttavia, ci sono ancora parecchi ostacoli da superare, come la definizione dei rischi e dei soggetti che devono farsi carico dei compiti da svolgere, rispettando inoltre la concorrenza e il mercato. Intanto però si fa strada l’ipotesi di una riforma che miri a creare un sistema di pedaggi autostradali omogeneo e uguale per tutti. Questo significa – come ha specificato anche il viceministro Edoardo Rixi – di mettere a punto una tariffa unica nazionale.
Dunque con la nuova riforma le cose potranno cambiare in maniera radicale. A maggior ragione se il Governo dovesse decidere di concretizzare l’idea di indirizzarsi verso una tariffa unica nazionale, uguale per ricchi e poveri. Questo permetterebbe quindi l’istituzione di pedaggi chilometrici uguali per gli utenti, mentre sarebbero ponderati per i gestori. Una scelta, secondo i suoi promotori, che permetterebbe di ottimizzare i flussi di traffico e migliorare il servizio autostradale. Inoltre, è possibile l’introduzione di un sistema che preveda “costi mediani“. Questo verrebbe adottato in caso di disservizi sulle tratte autostradali, come ad esempio il traffico, incidenti e la presenza di lavori in corso e cantieri.
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