L’Italia è famosa per molte cose: la sua cultura, la cucina, l’arte e, purtroppo, anche per il suo complesso sistema fiscale.
Tra le varie tasse che gravano sui cittadini italiani, alcune sembrano uscite direttamente da un libro di storie bizzarre.
Negli anni si è diffusa la voce secondo cui esporre la bandiera italiana richiedesse il pagamento di una specifica tassa.
Si trattava tuttavia di una bufala nata da un caso isolato mal interpretato relativo alle affissioni pubblicitarie e non alla bandiera nazionale stessa – dimostrando come talvolta le leggende metropolitane possano confondere ulteriormente il dibattito fiscale.
Vediamo insieme quali sono le tasse più strane che si pagano nel Bel Paese.
Tasse più strane che si pagano in Italia
La morte è inevitabile, ma in Italia ha anche un costo aggiuntivo. Nonostante non esista una vera e propria “tassa sui morti”, i familiari del defunto devono affrontare diverse spese: dal certificato di decesso rilasciato dalla Asl ai diritti comunali per i funerali, fino al costo della cremazione o della sepoltura e della concessione dei loculi. Queste spese possono sommarsi rapidamente, rendendo il lutto ancora più pesante.
In alcune località italiane esiste una particolare imposta legata alla presenza di scale esterne che collegano la strada all’ingresso dell’abitazione. Questa tassa fa parte della Tosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico) ed è applicata a chiunque abbia gradini che occupino parte del marciapiede o della via pubblica. Una curiosità storica che dimostra quanto possa essere articolato il sistema tributario italiano.
Sembra surreale, ma in alcuni Comuni italiani si paga una tassa sull’ombra proiettata sul suolo pubblico da tende esterne o balconi. Anche questa imposta rientra nella categoria della Tosap e colpisce principalmente negozi e attività commerciali con strutture esterne che gettano ombra sul marciapiede. Un’esempio chiaro di come la fiscalità possa raggiungere livelli di dettaglio sorprendenti.
Con l’abrogazione del comma 2 dalla Legge di Bilancio 2021 relativo alla Tosap, i Comuni hanno ora la possibilità (seppur a loro discrezione) di richiedere il pagamento dell’imposta anche sull’ombra prodotta dai balconi sulla pubblica via. Questa modifica legislativa ha aperto le porte a interpretazioni diverse da parte delle amministrazioni locali riguardo cosa sia soggetto a tassazione e cosa no.
Per gli appassionati della raccolta dei funghi c’è una sorpresa: prima di poterli cercare nei boschi è necessario ottenere un permesso speciale sul quale viene applicata l’imposta di bollo. Inoltre, per ottenere tale permesso bisogna frequentare un corso specifico sul riconoscimento dei funghi commestibili rispetto a quelli velenosi – un ulteriore esempio dell’intricato rapporto tra cittadini e fisco.
Infine, tra le imposte più insolite figura quella relativa alle paludi introdotta oltre un secolo fa con lo scopo originario di finanziare lavori di bonifica agraria. Sebbene oggi possa sembrare anacronistica, in alcune aree d’Italia questa contribuzione rimane attiva ed è richiesta ai residenti delle zone interessate dai progetti storici di bonifica.